Pelle e Pelliccia

Ipercheratosi nel cane: come prevenirla

L’ipercheratosi è una malattia che colpisce naso e zampe dei cani. In questi punti la pelle si inspessisce e rischia di screpolarsi, esponendo i tessuti a possibili infezioni. Ci sono piccole accortezze e rimedi da adottare tutto l’anno per prevenire l’ipercheratosi nel cane.

Che cos’è l’ipercheratosi?

La cheratina è la proteina responsabile della salute di unghie e capelli nell’uomo, naso e zampe negli animali. Una eccessiva produzione di cheratina porta allo sviluppo dell’ipercheratosi. Nei cani questo provoca l’inspessimento e l’indurimento della pelle a livello del tartufo e dei cuscinetti plantari.

A seconda che interessi naso, zampe o entrambi, si parlerà di ipercheratosi:

  • Nasale
  • Plantare
  • Naso-digitale

In condizioni normali il tartufo del cane è liscio, flessibile e umido. Se affetto da ipercheratosi diventa duro e ruvido al tatto con rischio di screpolatura. Allo stesso modo anche i cuscinetti delle zampe appaiono ruvidi e screpolati, soprattutto nelle zone esterne alla base d’appoggio. Questo perché il cane camminando consuma gli strati di cheratina sfregandoli sull’asfalto.

Perché i cani soffrono di ipercheratosi?

Esistono tre tipi diversi di questa malattia a seconda che si manifesti in cani geneticamente predisposti, malati oppure anziani.

Ipercheratosi ereditaria

Ci sono razze più predisposte a questo tipo di problema, come ad esempio Terrier, Labrador e Dogue de Bordeaux. Si parla quindi di ipercheratosi ereditaria e può manifestarsi anche in tenera età, attorno ai 6-12 mesi, senza patologie concomitanti.

Ipercheratosi secondaria

Questo tipo di patologia, invece, compare assieme ad altre malattie infettive, congenite o alimentari. Si parla ad esempio di cimurro, leishmaniosi, lupus, ittiosi.

Ipercheratosi idiopatica

Nei cani anziani questa condizione è molto comune a causa dell’invecchiamento dei tessuti e può presentarsi anche in soggetti sani.

Diagnosi dell’ipercheratosi nel cane

È semplice diagnosticare l’ipercheratosi perché il tartufo è sempre ben visibile, e qualsiasi suo cambiamento salta subito agli occhi. I cuscinetti delle zampe invece dovrebbero essere controllati ogni tanto per verificare la presenza di ferite o alterazioni evidenti.

Dopo un’attenta visita medica sarà il veterinario a identificare il tipo di patologia. In caso di malattie sistemiche concomitanti, è necessario curare prima quel problema per agire contemporaneamente anche sull’ipercheratosi.

Sintomi e cura dell’ipercheratosi

L’ipercheratosi nel cane può provocare fastidiosi sintomi soprattutto a livello plantare. Se gli strati di cheratina nei cuscinetti si screpolano, vengono a crearsi ferite con conseguente fuoriuscita di sangue e quindi a rischio di infezione. Nei casi più gravi il cane potrebbe anche far fatica a camminare per il dolore.

Esclusa la presenza di malattie concomitanti, questo disturbo si può trattare ammorbidendo la pelle ed eliminando i tessuti cheratinizzati. Se invece fossero già presenti infezioni è necessario curarle con antifungini, antibiotici o corticosteroidi, esclusivamente sotto stretto controllo veterinario.

Come prevenire l’ipercheratosi nel cane?

Nello stesso modo in cui ci prendiamo cura della nostra pelle, così dovremmo fare anche con quella del nostro cane. In commercio esistono prodotti idratanti per naso e zampe degli animali. Basta applicarli regolarmente per lenire e nutrire la pelle, proteggendola dagli agenti esterni.

In estate e in inverno bisogna prendersi cura soprattutto delle zampe. Entrare a contatto con l’asfalto rovente o con temperature sotto lo zero potrebbe danneggiare i cuscinetti e ferire la loro pelle. Un naso liscio e umido, invece, è indicatore del buono stato di salute del cane, per questo è bene assicurarsi che sia sempre così.

Altri Articoli Interessanti